Women for Bees – Humanity for Bees.

Nel 2021, mentre affrontavamo una chiusura totale a causa della pandemia, Angelina Jolie, insieme a una troupe specializzata e con l’arte del fotografo Dan Winters, è stata coinvolta come inviata speciale ma anche come madrina di Women for Bees: un progetto straordinario, innovativo, umano e di vitale importanza, realizzato con il sostegno dell’Observatoire Français d’Apidologie (OFA), di Guerlain e dell’UNESCO, in cui si promuoveva e si promuove l’apicoltura grazie a un programma per l’imprenditorialità femminile.

#WomenForBees by UNESCO, Guerlain & Angelina Jolie in Cambodia

Tale iniziativa ha la durata di cinque anni ed è attualmente in corso, poiché ha come obiettivo quello di costruire entro il 2025, 2.500 alveari, rifornendo 125 milioni di api nelle riserve della Biosfera dell’UNESCO dall’Etiopia alla Russia e sino in Cambogia.
Tutto ciò tramite la formazione e il sostegno di 50 donne apicoltrici da cinque diverse riserve della Biosfera: le stesse, con una formazione trasversale, stanno assorbendo e sviluppando esperienze tali da permetter loro di acquisire tutti i protocolli che serviranno per sostenere le loro colonie di api, divenendo imprenditrici-apicoltrici ma anche entrando in una straordinaria rete internazionale che servirà per aiutare l3 altr3 nell’apicoltura.
Elle si diplomeranno, alla fine del percorso, divenendo progettiste del cambiamento.
L’importanza quindi della conservazione della biodiversità, l’uso sostenibile e l’empowerment delle donne, ha reso protagoniste le apicoltrici di tutto il mondo, accompagnate dal volto e dall’attivismo di Angelina Jolie, Anima che si batte da sempre per cause sociali e umanitarie, che con il supporto della National Geographic, si è prestata alla fotografia per una campagna così importante, a sostegno delle api e delle donne, dichiarando:

So che sembra che ora io stia lavorando con le api ma per me le api, l’impollinazione, il rispetto dell’ambiente, sono tutti connessi al sostentamento delle donne e agli sfollamenti per i cambiamenti climatici.

Credit to: Richard Avedon (1981) e Dan Winters (2021)

Angelina Jolie, quindi, attraverso il suo coinvolgimento e in quanto madrina del progetto, sensibilizza sull’estinzione della specie e di quelle che purtroppo si sono estinte, poiché l’importanza delle api come impollinatori va oltre il loro ruolo nella produzione di miele: il loro contributo è fondamentale all’equilibrio ecologico, e la diversità e la resilienza degli ecosistemi sono strettamente legate alla loro presenza e attività nell’ambiente, ecco perché la salvaguardia di questi piccoli grandi esseri e dei loro habitat è necessaria.

Credit to: © German Larkin, courtesy of Guerlain

Si tratta infatti di un’iniziativa che pone particolare attenzione e dona molta importanza alla sostenibilità e alla conservazione della biodiversità, difatti, prima dell’avvio del progetto è stato condotto uno studio di fattibilità che ha valutato le caratteristiche socio-economiche, demografiche e di uso del territorio, le disposizioni istituzionali, le pratiche locali di apicoltura e raccolta del miele e le potenziali conseguenze e benefici del programma d’azione. Tutto ciò al fine di contribuire al mantenimento e al ripristino delle popolazioni di api native e della diversità di impollinatori e piante, garantendo il benessere di tutti gli esseri viventi coinvolti e con l’obiettivo di formare e creare un reddito a lungo termine per le apicoltrici e le loro comunità.
La formazione si dimostra ancora una volta fondamentale, poiché permette di sensibilizzare ma soprattutto donare valore al cambiamento.

Ed ecco che pens(iam)o naturalmente anche ad AWE – Academy for Women Entrepreneurs che, come Women for Bees, nutre le ambizioni delle donne imprenditrici, fornendo loro le competenze e le connessioni necessarie per far fiorire le loro idee in imprese di successo. Entrambe le iniziative condividono una profonda convinzione, ovvero che il riconoscimento delle potenzialità e delle competenze del genere femminile, spesso oscurate, possono divenire un catalizzatore per un Domani migliore; attraverso la formazione e la sensibilizzazione, Women for Bees e AWE incoraggiano le donne a perseguire i loro sogni ponendole al centro del cambiamento e operando con dedizione, tenacia e creatività, contribuendo in modo inestimabile al benessere del Pianeta e della società.
Dell’Umanità.

Si tratta di creare sinergie. Proprio come fanno le api.

Sì, perché nel loro mondo minuscolo, complesso e affascinante, questi insetti straordinari hanno dato vita a una società che per certi versi ricorda la nostra.
Come noi, le api vivono in comunità, all’interno di alveari che brulicano di attività e ognuna ha un ruolo ben preciso da svolgere, all’interno di una gerarchia ben definita: c’è l’ape regina, madre di tutta la colonia; le operaie che si occupano di tutto, dalla pulizia alla raccolta del nettare; i fuchi che hanno il compito di riprodursi, la cui comunicazione avviene attraverso un linguaggio complesso di feromoni e danze, che permette loro di scambiarsi informazioni essenziali sulla posizione dei fiori, sulla qualità del cibo e sui pericoli da evitare.

Ogni ape, quindi, mette a disposizione della collettività le proprie capacità, contribuendo al benessere comune.
E c’è qualcosa di realmente emozionante in questo spettacolo di minuscola vita sociale.

Le api ci insegnano che la forza risiede nella collaborazione, nel lavoro di squadra e nell’importanza del sacrificio per il bene comune, proprio come Noi e la nostra Realtà.

Osservandole, possiamo imparare molto, anche su come poter garantire un futuro prospero alla società.
Esse sono un esempio da seguire per costruire un Oggi e un Domani migliori.

Allora restiamo in ascolto, osserviamo e agiamo continuando a proteggere questi instancabili custodi del Pianeta e protettori della nostra Esistenza.
Il loro destino è (anche) il nostro.
Prendiamocene cura.

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N.B. Piccola chicca: per lo scatto di Dan Winters che ritraeAngelina Jolie, hanno presenziato alla cura e alla sua sicurezza apicoltori e apicoltrici professionisti poiché, essendo completamente ricoperta di api, la sua salute doveva essere chiaramente preservata. Infatti, per promuovere l’iniziativa, in collaborazione con National Geographic, l’attrice ha posato per Dan Winters, il quale si è ispirato alla celebre opera di Richard Avedon del 1981, che immortalò Ronald Fisher (apicoltore) ricoperto di api. Ragion per cui, è stato coinvolto, come nel precedente scatto, Konrad Bouffard, un esperto apicoltore, che ha contattato l’entomologo che formulò lo scatto precedente, per comprendere il feromone che è stato impiegato per aumentare la sicurezza sul set e calmare le api.

Scritto da: Luana Cotena (Luanne Alare)Pamela Tomarchio

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