#ProtectiveSuit – Subway T-Shirt contro gli sguardi indesiderati.

Coniamo un nuovo termine.
Rendiamo tutt* i nostri abiti dei #ProtectiveSuit

Il fenomeno della Subway t-shirt è l’abbigliamento più discusso del periodo, spopolando tra le giovani americane. Ma possiamo considerarci tanto lontan* da ciò?

Assolutamente no e ora vi spieghiamo perché: entrando nel dettaglio, la Subway t-shirt è una maglia o una camicia extra-large, utilizzata principalmente dalle donne per viaggiare in sicurezza in metro che funge da protezione da sguardi e commenti indesiderati; essa infatti è considerata l’abbigliamento perfetto contro le molestie perché ha il compito di coprire e nascondere le forme e anche il vestiario indossato, al fine di non temere un determinato tragitto da sol*.
Non vi esistono stagioni per proteggersi da ciò, infatti è sempre considerato necessario indossarlo poiché funge da strato di difesa tra noi e gli sguardi.

Tante sono le testimonianze che hanno messo in luce tale situazione di disagio, una tra tutte Claire Wenrick che ha affrontato la tematica tramite un video pubblicato su TikTok.
Ma non è la sol*.

Credit to: @quesoscorpio

Purtroppo, per quanto questa difficile e delicata sia la tematica, essa è nuova per la società, ma possiamo realmente affermare che non vi esista inconsapevolmente tale forma di difesa nelle nostre abitudini?

Quant* di noi hanno finto una telefonata o camminato con le chiavi tra le mani?
Moltissim*.
Infatti, che sia in metro, in altri mezzi di trasporto o semplicemente fuori casa, numerose sono le situazioni, soprattutto se si è sol*, nella quale si preferisce  indossare un vestiario meno “appariscente” o coprire quello indossato.

È realmente giusto tutto ciò?

Per il timore di un commento, per la paura di divenire un bersaglio, bisogna privarsi di esprimersi perché ormai proteggersi e nascondersi sono scappatoie di difese così intrinseche nella nostra forma mentis che tendiamo sempre a scegliere quel che meno appare.
Quello che ci fa sentire sicur*.

Ciò è limitante, perché le giacche coprono ancora le braccia e le maglie coprono altri sottostrati di tessuti. Ma coprono realmente quel che siamo?
No.

Mie care Anime, l’abbigliamento, i nostri preziosi abiti hanno un compito importantissimo e lo stiamo imparando ed esplorando con la nostra realtà, con ALARE: valorizzare la nostra unicità corporea, la nostra Essenza, equivale a dire essere Liber* di esprimersi.
Loro ci proteggono già.

Non sono solo pezzi di stoffa.
Sono la nostra storia.
Il nostro modo di comunicare con il mondo e soprattutto con noi stess*.

Allora lasciate andare o almeno provate ad abbandonare la Subway t-shirt e a rendere quel che vi esalta e valorizza il vostro nuovo termine coniato: #ProtectiveSuit perché questo continuo e perpetuo conflitto della vita urbana con i corpi deve finire.
Siate voi stess* le vostre armature.

Rendete la vostra anima unita al vostro corpo il mezzo per superare il limite e andare Oltre.

Solo così, in questo caos nel quale il nostro involucro dalle forme uniche è ancora lo strumento per limitare l’Essere e l’espressione, valichiamo insieme queste costrizioni e rendiamo le parole malevoli il monito per trasformare la realtà che ci ricorda.
È difficile affrontare tutto ciò e ne sono/siamo consapevoli, ma abbiamo imparato, grazie al vostro supporto e amore, che, se unit*, possiamo divenire delle gocce che fanno rumore.

Facciamo evolvere questa tematica, liberiamo il concetto di abito e soprattutto noi da tante limitazioni per trovare la nostra dimensione e la nostra forza espressiva.

Insieme possiamo trasformare le vedute perché l’unione rende liber*.
Liber* davvero.

Ma soprattutto comprendiamo che il corpo è il nostro personale tempio, non un pubblico oggetto di piacere, non un bersaglio.
E se lo diviene, noi possiamo proteggerlo.
Come?
Modellando la paura.
Restando unit*.

Non lasciamoci condizionare e limitare.
Noi siamo nat* liber*.

Scritto da: Luanne Alare (Luana Cotena) Pamela Tomarchio 

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