Crescita come Incoerenza e Incoerenza come Crescita, l’avreste mai detto?
La vita è una danza in cui i cambiamenti di vita e di idee soprattutto, come movimenti leggeri, si fanno semi di crescita e opportunità di accettazione e spesso ci (ri)troviamo a combattere contro l’Incoerenza: stato di confusione interiore che può sembrare destabilizzante e atteggiamento tanto mal sopportato e spesso giudicato che però, credo, sia essenziale riconsiderare e abbracciare.
Siamo creature “di abitudine”, attratte dalla stabilità e dalle certezze e, tuttavia,
proprio nell’Incoerenza, troviamo le sfide che ci spingono a superare i confini, i limiti, perché essa si mostra come un segnale, un invito a esplorare nuove strade per scoprire parti di Noi che forse non sapevamo esistessero.
Quindi, le esperienze passate e le nuove sfide possono sconvolgere il nostro “senso di sé” e le contraddizioni che ci portiamo dentro sono una rappresentazione di tutte le sfumature della nostra Anima. Infatti, le nostre sfumature siamo Noi. E accettare e abbracciare questo caleidoscopio ci permette di comprendere meglio chi siamo veramente, anche mettendo in dubbio certezze che credevamo immutabili.
Sì, è come scrutare in uno specchio frantumato e vedere riflessi diversi aspetti di noi stess3 – le nostre “mille me”, come canta Levante – e ogni frammento racconta una storia, ogni antinomia si trasforma in un capitolo del libro della nostra esistenza.
Perché accettare l’Incoerenza significa quindi mettersi in discussione e avere il coraggio di conoscerci anche in ciò che pensavamo non ci appartenesse. Questo richiede coraggio ma è anche un atto di amore verso Noi stess3, un riconoscimento della ricchezza che rende tangibile la complessità della nostra Essenza.
Ragion per cui, il cambiamento è una costante della vita, è fisiologico e caratterizzante del nostro essere Uman3, del nostro essere Viv3 e spesso è proprio attraverso la stessa che questo processo trova espressione: siamo come fiumi in costante movimento, plasmati dalle esperienze, dai sentimenti e dalle emozioni che attraversiamo; accettare l’Incoerenza come parte di questo fluire ci permette quindi di evolverci e di crescere come Anime.
Ed è in questo percorso che impariamo a bilanciare le contraddizioni che ci definiscono.
Con questo non voglio dire di cercare una coerenza forzata, ma di trovare un’armonia tra le diverse parti di Noi, come una danza in cui ogni movimento ha il suo momento e contribuisce alla bellezza complessiva dell’opera.
La mia riflessione, quindi, anche in base a ciò che ho vissuto e vivo, è che l’Incoerenza è lontana dall’essere un ostacolo, ma anzi, ritengo sia la nostra maestra di vita più preziosa: ci insegna che la crescita non è un percorso lineare, ma una montagna di alti e bassi che ci invita a guardare dentro di Noi con occhi amorevoli, ad abbracciare le nostre sfumature e a permettere al cambiamento di svolgersi naturalmente.
Nel fare ciò, scopriamo che la nostra vera bellezza risiede proprio nella complessità e nell’Incoerenza che non ci definiscono ma che ci permettono di scoprirci nei nostri mille e più volti.
Quindi non temiamola. Non respingiamola.
Proviamo a imparare da essa, lasciandoci ispirare al fine di esplorare il potenziale illimitato del nostro Essere.
Impariamo da chi mette in dubbio le proprie certezze per poterle poi confermare o ribaltare.
Perché praticare l’Incoerenza spesso vuol dire aver imparato una lezione di Vita, aver scoperto chi e quanta meraviglia ci circonda, perché è chi (si) mette in dubbio e vuole riscoprirsi che vive davvero.
Scritto da: Pamela Tomarchio