Alare Consiglia: I Cinque Malfatti.

Erano cinque.
Cinque cosi malfatti.
[…]
Non riuscivano a concludere niente nella vita, né avevano voglia di fare granché.
Abitavano in una grande casa sbilenca che sarebbe potuta crollare da un momento all’altro.
Discutevano spesso su chi, fra loro, fosse il più malfatto.
Questo li divertiva molto.

Beatrice Alemagna, I Cinque Malfatti

In un mondo spesso ossessionato dall’ideale – illusorio e inesistente – della perfezione, c’è un’opera, I Cinque Malfatti di Beatrice Alemagna, che ci invita a guardare al di là delle apparenze e ad abbracciare la bellezza che risiede nell’Unicità: con una delicatezza e una profondità sorprendenti, infatti, l’autrice ci guida attraverso le vite di cinque personaggi apparentemente diversi tra loro ma profondamente legati dalla loro eccezionalità.

Sì, perché I Cinque Malfatti è un albo illustrato che, con poesia e umorismo, invita a riflettere su un tema profondo e universale: l’accettazione di sé e la bellezza dell’essere se stess3 che contraddistingue ognunǝ di noi.

In quanto albo illustrato, si potrebbe generalmente pensare a un libro destinato solo a chi è più piccinǝ ma in realtà, proprio perché tale, cred(iam)o sia un dono per il cuore e l’anima di tutt3, senza tempo ed età.

Credit to: Topipittori

I protagonisti della storia sono cinque personaggi stravaganti, ognuno con le proprie caratteristiche uniche: Bucato – con quattro grossi buchi sul tronco, Piegato – simile a una lettera da spedire, Molle – sempre stanco, Capovolto – con naso in giù e gambe in su e Sbagliato – “un ammasso di stranezze, dalla testa ai piedi”.
I protagonisti riescono a comprendere di essere straordinari grazie all’arrivo di un sesto personaggio, il Perfetto, che con le sue critiche e osservazioni, il suo aspetto a suo dire impeccabile e la sua vita ordinata, li fa dubitare del loro Valore, guardandoli dall’alto in basso e chiedendo loro cosa fanno nella vita, giudicandoli come nullità.
Proprio nel momento dello sconforto e del confronto, infatti, i Cinque Malfatti riflettono su se stessi e imparano una lezione importantissima, ovvero che la perfezione non esiste, ma l’essere speciali sì.

Credit to: Beatrice Alemagna

Bucato comprende che così com’è la rabbia gli passa attraverso;
Piegato conserva tra le sue pieghe tutti i bellissimi ricordi della sua Esistenza;
Molle non si cura di ciò che non va;
Capovolto riesce a guardare il mondo sempre da una prospettiva del tutto nuova;
Sbagliato, quando gli riesce qualcosa, è davvero felice.

Ognunǝ di noi è unicǝ, gremito delle proprie caratteristiche, e ciò ci rende prezios3.

Questa meravigliosa storia ci insegna a guardare ciò che secondo noi non va secondo un’altra prospettiva, trovando il buono in ciò che spesso giudichiamo male, aiutandoci a valorizzarci.
C’è qualcosa di più splendido di questo?
Il messaggio di questo straordinario libro è importante per tutt3, grand3 e piccin3, poiché tutt3 nella vita possiamo sentirci inedeguat3 o insicur3 del nostro essere speciali, sottovalutandoci, e tutt3 – come i personaggi di cui sopra – portiamo dentro e fuori le nostre cicatrici, emotive e fisiche; ecco perché si mostra come un invito a mettere in discussione i nostri preconcetti, a liberarci dai canoni di bellezza stereotipati e ad abbracciare la complessità dell’Essere Umani con gioia e fierezza, senza rinnegarla ma, anzi, contemplando la gratitudine per la bellezza che si trova nelle sfumature più sottili dell’esistenza.

Basta ammirarci con occhi nuovi.

Scritto da: Luana Cotena (Luanne Alare)Pamela Tomarchio

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