La musica riesce a donare emozioni, a riportare alla luce sentimenti, rimembranze del passato.
Riesce a legarsi alla nostra esistenza, scuotendola, anche al primo ascolto, a tal punto da creare una connessione così profondamente unica da farci rivivere episodi della nostra vita.
La Voce è uno strumento potentissimo, capace di arrivare alla nostra Anima. Narra, come un cantastorie, (di)segnandoci un cammino che restituisce frammenti di memorie, quelle che, come afferma Cristicchi, “non si possono dimenticare.”
Ed è per questo che oggi, nella stanza della Casa Alare di Luana Cotena – che non è a Sanremo, ma a Napoli e ovunque voi siate – ci immergiamo nella bellezza della Voce dei talenti presenti al Festival.
Da quanto ascoltato, molteplici canzoni racchiudono in sé la bellezza della verità, della fragilità umana. Raccontano percorsi che, con amore, diventano storie da donare, fili intrecciati di vissuti condivisi, al fine di divenire dei frammenti di vita in cui (ri)scoprirsi. Ricordarsi e ricordare.
A primo ascolto – per non dire al millesimo, visto che da stamattina la loro bellezza aleggia nella nostra casa – ci sono tre canzoni che sent(iam)o profondamente vicine alla nostra Essenza e alla nostra storia.
Scopriamole insieme:
Cristicchi – Quando sarai piccola
Un brano che narra della Vita, di come ci induca, dopo lo scorrere del tempo, a divenire Noi custodi di chi amiamo e di chi abbiamo amato. Infatti, interroga il mondo, conducendoci in un viaggio intimo, alla valorizzazione di figure fondamentali della nostra esistenza che superano il tempo e il corpo, elevandosi a un livello universale. E ciò lo rende un’opera d’arte, che ci conduce verso quelle mani che ci hanno accarezzato, quegli occhi che ci hanno guidato, quelle braccia che ci hanno avvolto e sollevato dal suolo.
E sono quelle stesse mani e quegli stessi occhi, segnati dal tempo, che ora ci chiedono di restare, di amare, e di abbracciare con una tenerezza che non conosce confini.
Squarci quindi di un amore profondo e puro che ci permette di ritornare bambin3, di ripercorrere i nostri passi e di ritrovarci nell’odierno, accanto a chi amiamo, a chi chi abbiamo amato, e a chi non s’è mai andato.
Sono pilastri della nostra esistenza.
Presenze che nella nostra vita non si dissolvono e che superano persino il concetto di morte, perché l’Amore è più forte di tutto.
L’Amore abbatte confini e limiti, si trasforma e ci fa rinascere, non solo per noi ma anche per le figure cardini che hanno gremito la nostra esistenza, insegnandoci a donare tutto ciò che abbiamo ricevuto, a custodire i ricordi e a renderli eterni.
Come dice Cristicchi:
“Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato. E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato. Ci sono cose che non puoi cancellare, Ci sono abbracci che non devi sprecare. Ci sono sguardi pieni di silenzio. Che non sai descrivere con le parole. C’è quella rabbia di vederti cambiare e la fatica di doverlo accettare. Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria che non so dimenticare. Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te, per restituirti tutta questa vita che mi hai dato e sorridere del tempo e di come ci ha cambiato. Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte che non avrai paura nemmeno della morte. Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte”
Credit to: Youtube, video ufficiale, Simone Cristicchi – Quando sarai piccola (Sanremo 2025)
Fedez – Battito
Un brano che mette in luce il bisogno di donare attenzione e valore alla salute mentale che ha bisogno di essere tutelata e protetta. Attraverso il suo scritto, Fedez racconta in prima persona il proprio vissuto, svelando una vulnerabilità profonda. Ma, in realtà, Battito parla di tuttз noi, donandoci Voce, perché confessare la propria essenza non è mai facile.
E quindi Fedez si spoglia delle sue maschere e barriere, donandoci un vissuto segnato da una lotta intensa e quotidiana contro il buio interiore. La depressione è una presenza costante, un’ombra che si cela nel retro di uno sguardo, nei gesti, pronta a riaffiorare anche quando si afferma di stare bene. È un voragine in cui si ha paura, che conduce all’oblio: una sensazione che chi l’ha vissuta conosce nel profondo.
Per questo, considero Battito non solo un atto di coraggio, ma anche una confessione di una lotta eterna per restare a galla, contro un dolore che scandisce e conosce ogni respiro della nostra esistenza. Tuttavia, il brano è anche un invito a lasciar fluirlo quel veleno, per la ricerca di una speranza, ritrovando nella difficoltà la capacità di convivere con la stessa. Anche quando “vedo nero pure il cielo”, è possibile intravedere uno spiraglio.
Fedez diventa così portavoce di una fragilità che accomuna moltз, raccontando la realtà di respiri corti e del cuore che accelera. “Battito” è un invito a parlare, a non nascondere il proprio dolore, ma a trasformarlo in un messaggio di empatia e resistenza. Perché anche nei momenti più difficili, ci sono segni di una vita che continua a resistere e di chi non vuole più fuggire.
Come dice Fedez:
“Respiri corti e aumenta pure il battito, battito. Battito, battito.”Credit to: Fedez – @fedez
Lucio Corsi – Volevo essere un duro
Un brano ricco di spunti di riflessione che, con una buona dose di ironia, si pone davanti a un quesito fondamentale: Cosa significa realmente essere duri?
Lucio Corsi sfida le aspettative sociali, smontando gli stereotipi legate alle stesse e al genere. Con un tono liberatorio, accetta la propria fragilità e confessa la volontà di non voler aderire a modelli imposti. Perché ogni essere umano è unico, e la vera forza sta nell’abbracciare la propria essenza, senza paura di mostrarsi vulnerabili.
Volevo essere un duro diventa così un inno sincero e autentico, in cui non si rinuncia alla propria unicità per conformarsi, ma anzi la si valorizza. Lucio ci invita ad accogliere i nostri sogni e le nostre paure, a liberarci dalle catene di ciò che dovremmo essere per scoprire chi siamo veramente.
Con una penna sensibile e ribelle, ci racconta che vivere la vita non significa adeguarsi, ma essere se stess3, anche quando il mondo sembra troppo duro per quelli che non si conformano. Come canta Lucio:
“Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno.”
Credit to: Vevo, Lucio Corsi – Volevo Essere un duro (Sanremo 2025)
Queste canzoni sono espressioni di essenze uniche, che affrontano la vita con una penna incisiva, sensibile, ironica, profonda, sognante, riconoscente.
Sono vicine alla mia Essenza, alla nostra Realtà, ma anche all’origine degli nostri abiti e dei messaggi che custodiscono e che rivelano quel che insieme, ogni giorno, rendiamo tangibile: la profondità dell’animo umano.
Tra depressione, vuoto, perdita e amore, questi brani diventano meravigliosi custodi di vissuti che narrano di un’umanità che, fragile e distesa al suolo nei suoi momenti più bui, riesce comunque a trovare cura e supporto per l’oggi e il domani.
Anche nei momenti più difficili, queste storie cantate diventano un faro, capaci di accompagnarci verso la rinascita.
E a voi, invece, qual è la canzone che ha conquistato il vostro cuore?
Fatecelo sapere nei DM: la musica è ancora più bella quando condivisa.
Scritto da: Luana Cotena (Luanne Alare)