Un Reato per Generare Vita? No, è un reato limitare la Vita.

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Con queste parole desidero mettere in luce una questione urgente e delicata.

Seguo i solchi lasciate delle parole malevoli e anche dei semi che abbiamo piantato insieme, che germogliano nel tempo, e non posso fare a meno di essere profondamente rammaricatə per ciò che sta accadendo nel nostro Paese, ritenendo che ogni passo verso una libertà negata è un passo indietro nel cammino dell’umanità.

Ció non è una questione politica e ne di poch3 ma una questione umana, universale e che riguarda tutt3 Noi. Il tema della libertà, dell’amore e dell’essenza umana non è un concetto astratto ma una realtà vitale che riguarda ogni essere vivente.

Ragion per cui, non facciamo soltanto appello alla ragione o al pensiero che se non ci riguarda allora non ci interessa. 

Facciamo appello al cuore e proteggiamo ma soprattutto valorizziamo la libertà di ogni Essere Umano poiché è sacra.

E ció va oltre ogni questione personale.

Per tale ragione, in questo momento di profondo dolore e preoccupazione per ció che accade nel mondo e che considerano repressione e guerra l’atto per ottenere consensi e vittorie, continuo e continuerò con voi, ad agire per creare e soprattutto pro-creare Vita, Amore e libertà. Tuttavia, l’ombra che sta calando mi gela il cuore, e per la preoccupazione che si perda la speranza, ho avvertito stamane il desiderio di condividere il mio sentire, rendendo i colori sbiaditi di quest’oggi, che adornano le nostre esistenze, brillanti e pieni di promesse, speranza. 

Per quanto la nostra situazione attuale, non solo a livello nazionale ma mondiale, sembra soffocata da una morsa di vuoto, incapace di far battere quel motore che dovrebbe invece alimentare la vita, il cambiamento e la speranza, noi non dobbiamo arrenderci.

Ecco perché oggi desidero condividervi  il mio pensiero, offrendo la mia vicinanza, la mia Voce e soprattutto il mio Esserci. Perché sono cosciente di quanto sia difficile, di quanto sembri, pres3 dallo sconforto, a volte inutile, parlare ma, fidatevi: il silenzio è il male peggiore. 

Ecco perché, dinanzi a leggi che privano della possibilità di generare vita o di vivere la propria vita, diviene una visione oscurantista che tinge la parola “tradizionale” di una protezione che strida forte al fine di assordare, limitando il diritto fondamentale di esistere, di amare, di costruire famiglia, di essere liberi. Associando l’atto della nascita assistita a un reato, si compie un passo disumano, riducendo l’amore e la vita a un crimine.

Allora mi pongo una domanda, e la rivolgo anche a voi: che cosa è realmente un reato? La nascita o il giudizio che ne deriva? È forse un crimine desiderare di amare una persona del proprio stesso sesso? È un reato volere una famiglia, un legame, un futuro, in qualunque forma esso possa presentarsi? Cosa fa realmente paura, la libertà o la possibilità che si possa essere veramente felici?

Sembra che stiamo vivendo un live action del 1984 di George Orwell, dove la libertà è repressa, i sogni sono controllati, gestiti e ogni libertà, legata al corpo, alla propria volontà e amore è sottoposto al giudizio del “giusto”.

Non restiamo inermi davanti agli schermi né nelle nostre case. Agiamo. Anche con un piccolo gesto, una parola, un pensiero condiviso poiché esso è una forma di profonda rivoluzione in cui, il reato più grande non è l’amore, non è la nascita, non è l’Esistere: ma l’acconsentire a limitare l’Animo Umano.

So che queste parole possono sembrare utopistiche. Ne sono consapevole. Soprattutto per chi combatte ogni giorno contro il pregiudizio, contro un giudizio che fonda le radici sulla paura. Paura dell’orientamento sessuale, del genere, della semplice esistenza. Ma nonostante tutto, vi esorto a non perdere mai la vostra Voce poiché abbiamo imparato insieme a riconoscere che la Voce possiede un peso, una forma, e insieme, come comunità, come Famiglia, possiamo e siamo Voce. 

Non abbandonate il vostro diritto di esistere, di amare, di essere liberi. Non perdetela. Mai.

Siamo Futuro.
Scintilla della Vita. 
Dell’Esistenza.

Scritto da: Luana Cotena (Luanne Alare)

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